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Il “Del Prete-Falcone” è una presenza ormai consolidata nel versante orientale della Provincia Jonica: raccoglie infatti le richieste di istruzione e di formazione tecnica, professionale e liceale di giovani (e meno giovani) residenti in un numero consistente di località. Alla data del Censimento 2011 si contano nella provincia jonica 584.649 abitanti con una crescita media annua rispetto al 2001 dello 0,1% (contro una crescita media nazionale pari a 0,4%). In quest'arco di tempo si osserva un ulteriore approfondimento del processo di invecchiamento: l'indice di vecchiaia (134,3%) aumenta rispetto al 2001 (95,5%), attestandosi su valori comunque inferiori alla media nazionale (148,7%). Queste tendenze si riflettono nella struttura familiare: al crescere della proporzione di anziani soli, nel 2011 pari al 25,9% dei residenti con oltre 65 anni di età (24,7% il dato del 2001), diminuisce la presenza di coppie giovani con figli (dal 14,1 al 8,8%). Il numero di stranieri residenti (13 ogni 1.000 abitanti) è una delle intensità più basse osservate a livello nazionale (valore medio 67,8 per 1.000), così come l'incidenza delle coppie in cui è presente un partner non italiano (0,7 contro il 2,4% medio). Nonostante il miglioramento rilevato negli ultimi dieci anni, gli indicatori del livello di istruzione segnalano diverse tendenze: gli abitanti in età compresa tra 25 e 64 anni che hanno completato almeno la scuola secondaria superiore, infatti, sono 8 ogni 100 residenti della stessa età (55,1 media italiana), contro i 35,0 del 2001. Ogni 100 giovani in età compresa fra 15 e 19 anni, solo 1,7, invece, non possiede la licenza media o il diploma, un valore inferiore alla media nazionale (2,1%). Il tasso di occupazione è pari al 36,3%, in aumento rispetto al 2001, ma di quasi 9 punti inferiore nel 2011 al dato italiano. Diminuisce il tasso di disoccupazione che passa da 20,4 a 18,1% attuale. La difficoltà dei giovani ad inserirsi nel mercato del lavoro è evidenziata dallo scarso ricambio occupazionale fra le generazioni: il dato degli occupati di 45 anni e oltre, infatti, è superiore di oltre 2 volte quello degli occupati di 15-29 anni (il rapporto fra le due grandezze è pari a 245,1%). Questo valore, tuttavia, è nettamente inferiore al livello medio italiano (298,1%) dove la componente adulta è più fortemente rappresentata. Cambia la struttura dell'occupazione: nel 2011 le professioni con medio-alto livello di competenza e specializzazione rappresentano il 25,4% del totale, 6 punti percentuali in meno del 2001; stesso calo per l'occupazione nelle professioni artigiane o agricole che nel 2011 assorbe il 20,2% dell'occupazione. Cresce di circa 3 punti percentuali il peso delle professioni a basso livello di competenza che raggiunge quota 21,6%. In aumento il numero di persone che quotidianamente si sposta fuori comune per motivi di studio o lavoro (il 13,6% dei residenti in età 0-64 anni), indice della tendenza a una progressiva concentrazione delle opportunità offerte nei centri urbani di maggiori dimensioni. Cresce lo spazio abitativo a disposizione di ciascun occupante che nel 2011 raggiunge i 39,5 metri quadri. Rimane pressoché costante l'incidenza del patrimonio edilizio non utilizzato, pari nel 2011 al 5,9% e la proporzione di abitazioni (99 su 100) che dispone di servizi di acqua potabile interna, gabinetto interno, vasca o doccia e acqua calda. Coerentemente con i valori assunti da alcuni indicatori, 13 comuni della provincia, con peso demografico pari al 62,3% della popolazione totale, sono classificati fra i più critici secondo l'indice di vulnerabilità sociale e materiale. E' in linea con il dato nazionale la percentuale di famiglie che si trova in una condizione di potenziale disagio nell'assistenza agli anziani per la presenza di soli componenti ultrasessantacinquenni e almeno un componente di 80 anni e più (pari al 3,0%). Superiore al dato nazionale è anche la quota di giovani che non studia e che contemporaneamente è fuori dal mercato del lavoro, valore migliore del passato quando assumeva una intensità pari al 20,4%.

Bacino d'utenza

Molti comuni della Provincia Jonica, situati a oriente di Taranto, seppure con percentuali diverse, usufruiscono dei servizi formativi e culturali offerti dall'Istituto; la maggioranza degli alunni proviene da Avetrana, Fragagnano, Lizzano, Manduria, Maruggio, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella.

BACINO DI UTENZA

Molti comuni della Provincia Jonica, situati a oriente di Taranto, seppure con percentuali diverse, usufruiscono dei servizi formativi e culturali offerti dall'Istituto; la maggioranza degli alunni proviene da Avetrana, Fragagnano, Lizzano, Manduria, Maruggio, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella.

Provenienza

Numero totale studenti corsi diurni nell’a.s. 2019-2020*

Provenienza

Numero totale studenti corsi serali nell’a.s. 2019-2020**

Avetrana

91

Fragagnano

4

Carosino

1

Francavilla Fontana

2

Erchie

6

Lizzano

4

Faggiano

2

Manduria

6

Fragagnano

99

Maruggio

1

Francavilla Fontana

3

San Marzano di S. Giuseppe

2

Lizzano

120

San Giorgio Jonico

1

Manduria

327

Sava

13

Maruggio

44

Torricella

1

Massafra

1

   

Monteparano

23

Totale studenti corso serale

34

Pulsano

1

   

San Giorgio Jonico

5

   

San Marzano di S. Giuseppe

153

** Data rilevazione statistica: 30.9.2019

Sava

336

 

Taranto

4

Torricella

46

   

Totale studenti corsi diurni

1.262

* Data rilevazione statistica: 30.9.2019

 

La componente femminile rappresenta un terzo (33,8 per cento) della popolazione studentesca dei corsi diurni.