PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE |
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Negli scorsi anni abbiamo assistito a numerosi tentativi di innescare processi di innovazione scolastica grazie a progetti promossi dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, finalizzati all’introduzione delle tecnologie a scuola, inizialmente orientati alla distribuzione di hardware e software e, solo in un secondo momento, accompagnati da interventi di formazione metodologico-didattica per un impiego critico e consapevole di queste dotazioni. Nelle priorità individuate a livello europeo si apprende che la scuola dovrebbe poter garantire il pieno assorbimento delle competenze digitali nel loro significato più ampio, in tutto il curricolo. L’intervento educativo dovrebbe operare in questo senso sollecitando la competenza digitale fin dal primo livello di istruzione attraverso un impiego critico, consapevole e creativo delle ICT. La formazione del personale in servizio è un fattore cruciale per un’efficace acquisizione ed introiezione dei cambiamenti culturali indotti dalle ICT. Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo insistono sul ruolo strategico degli interventi di aggiornamento lungo tutto l’arco della vita: appare quindi ormai chiaro che l’introduzione della tecnologia a scuola non può essere scissa dalla formazione metodologico didattica dei docenti. |
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LEADERSHIP E GESTIONE DELLA SCUOLA |
La leadership adotta un modello di empowerment diffuso delle risorse umane, orientandolo ad un duplice obiettivo: la valorizzazione delle professionalità e, per il tramite di questa, il perseguimento del successo formativo degli alunni (secondo i più recenti orientamenti della leadership for learning). La gestione sociale della scuola prevede il coinvolgimento di attori e soggetti esterni, orientandosi sempre di più verso il modello progettuale e programmatorio GOPP (goal oriented project planning – progettazione finalizzata ad obiettivi strategici) esteso al territorio: gli stakeholder vengono consultati e coinvolti già in fase progettuale, allo scopo di creare un consenso organizzativo più consapevole e di promuovere un processo decisionale democratico. |
PRATICHE DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO |
È in corso un graduale, seppur faticoso, allontanamento dai modelli tradizionali di insegnamento, basati sulla lezione frontale. La “rottura” è testimoniata da sempre più diffuse pratiche didattiche innovative: formazione per competenze, flipped classroom, cooperative learning, debate, utilizzo di ambienti di apprendimento virtuali. Tutti i nuovi approcci metodologici, pur mancando di sistematicità nel curricolo, sono finalizzati a: 1. sviluppare la motivazione ad apprendere degli studenti; 2. mobilitarne le competenze; 3 promuovere l’apprendimento significativo. |
SVILUPPO PROFESSIONALE |
L’Istituto adotta una politica di formazione professionale in linea con le indicazioni programmatiche del Piano Nazionale di Formazione dei Docenti, anche in qualità di scuola polo dell’ambito di pertinenza. Il modello prevede: 1. il coinvolgimento attivo dei formandi tramite l’ipotesi del progetto di sviluppo professionale; 2. l’adozione delle modalità operative della ricerca-azione e del laboratorio; 3. la costituzione di comunità di pratiche riflessive; 4. la strutturazione dei percorsi formativi in UFC (unità formative capitalizzabili); 5. la certificazione delle competenze in uscita; 6. la valutazione di processo. L’adozione del nuovo modello di formazione, rispondente ai bisogni di formazione individuali, ma al contempo in relazione con gli obiettivi del miglioramento del PdM della scuola, ha determinato l’abbandono del modello di formazione tradizionale, incentrato sui corsi di aggiornamento. |
PRATICHE DI VALUTAZIONE |
L’utilizzo di rubriche valutative e autovalutative è limitato a casi isolati. E’ di contro in crescita la standardizzazione di pratiche valutative comuni a più classi, tramite la somministrazione di prove per classi parallele. Per alcune discipline, la somministrazione è computer based. L’analisi degli esiti consente azioni di feedback condivise all’interno dei Dipartimenti disciplinari. L’Istituto ha altresì intrapreso un percorso collegiale di riflessione sugli esiti degli studenti nelle prove Invalsi. La standardizzazione del processo potrà generare modalità di integrazione tra la valutazione istituzionale interna e le rilevazioni esterne. |
CONTENUTI E CURRICOLI |
Lavagne multimediali, laboratori mobili, computer, tablet, ambienti virtuali di apprendimento costituiscono elementi portanti dei processi di insegnamento- apprendimento, favorendo il graduale passaggio dal paradigma della lezione frontale a quello della lezione partecipata e co-costruita da docente e alunni. Tutti gli insegnamenti specialistici a livello tecnico/tecnologico, scientifico e professionale, nonché quelli linguistici (sia con riferimento alla lingua madre che alla lingua straniera) sono erogati prevedendo, per quanto possibile, l’utilizzo dei laboratori, così promuovendo l’integrazione di teoria e pratica. Le nuove tecnologie della comunicazione e la multimedialità supportano tanto l’insegnamento quanto l’apprendimento, contribuendo allo sviluppo della “media education”. Le esperienze dei P.C.T.O., poste in essere con puntualità e rigore operativo a partire dalla loro introduzione obbligatoria nel curricolo, costituiscono il perno dell’attuale formazione integrata. |
RETI E COLLABORAZIONI ESTERNE |
La comunicazione interna e quella con l’esterno prevedono l’utilizzo di svariate modalità e canali comunicativi: dal registro elettronico al sito web della scuola, dalle notifiche ancora cartacee alla pagina Facebook dedicata. La comunicazione istituzionale è agita con duplice finalità: 1. informare l’utenza e il territorio dei contenuti dell’offerta formativa nelle sue articolazioni e delle modalità di erogazione del servizio scolastico; 2. favorire il senso di appartenenza di stakeholder interni ed esterni alla comunità scolastica. La territorialità dell’offerta formativa poggia prioritariamente su un sistema di governance che vede l’Istituto impegnato, da sempre, nella partecipazione a reti di scuole, per la condivisione di progettualità su svariate tematiche, e nella promozione di collaborazioni con istituzioni locali, aziende, associazioni culturali, realtà produttive locali. Nella maggior parte dei casi le collaborazioni sono formalizzate con strumenti negoziali di concertazione: convenzioni, accordi di rete, protocolli di intesa. L’aspetto più innovativo del processo risiede nell’approccio partecipativo adottato, teso a favorire il coinvolgimento dei soggetti esterni già nella fase progettuale. |
SPAZI E INFRASTRUTTURE |
La maggior parte dei docenti utilizza le nuove tecnologie della comunicazione nella didattica, il cui uso è ormai generalizzato, anche in virtù della presenza massiccia di laboratori nell’Istituto. La funzionalità delle TIC rispetto al processo di sviluppo di competenze specialistiche è attestato dal valore della progettualità fervida della scuola, riconosciuto anche all’esterno. |
Principali elementi di innovazione
- Categoria: Offerta Formativa
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